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IL TERRAZZINO E I SUOI LOCALI IPOGEI

LE CANTINE

La struttura del Ristorante “Il Terrazzino”, così come la maggior parte delle abitazioni nei Sassi, sono interamente scavate a mano in una particolare roccia che è presente solo a Matera e nella vicina Puglia: il tufo. La conformazione e la presenza del tufo garantiscono a questa cantina una frescura durante tutto l’anno con temperature che oscillano tra i 16°C e i 18°C. Questa temperatura è ideale per la conservazione del vino.

Gli Ipogei

Le cantine del “Terrazzino” risalgono al 1600. All’interno del ristorante ce ne sono due, entrambe in corrispondenza dei due ingressi. La più grande si sviluppa per circa 65 m di lunghezza, con un dislivello di 25 m dal piano strada.

Come è ben visibile dai piani superiori la struttura del ristorante è composta dalla roccia viva e dalla tamponatura in blocchi di tufo. Questi ultimi non venivano acquistati dall’esterno, bensì si ricavavano dal materiale di risulta della medesima grotta durante gli scavi. Quindi tutto il tufo eccedente non veniva gettato, bensì era riutilizzato per rinforzare la struttura tramite la realizzazione di grandi arcate o per realizzare l’ingresso e degli elementi di rifinitura.

Anche l’orientamento e l’inclinazione dello scavo non era casuale, infatti questo era studiato in modo tale da sfruttare al meglio l’azione del sole. La cantina di questo ristorante è orientata verso est con un’inclinazione tale da permettere in inverno, quando il sole è più basso, di raggiungere anche i locali più in profondità così da riscaldarli, e in estate, quando il sole è più in alto, di penetrare solo in prossimità dell’ingresso lasciando i locali più in profondità umidi e freschi.

Il museo

Attualmente nelle cantine sono state ricreate scene che riprendono la vita quotidiana nelle case-grotte dei Sassi e momenti tipici dei Ciddari materani, attraverso degli allestimenti tipici della tradizione materana. I ciddari erano luoghi di svago dove poter trascorrere del tempo con amici e parenti dopo il duro lavoro nei campi. In questi luoghi, spesso ricavati in locali ipogei, si beveva del buon vino ma la particolarità sta nel fatto che il mangiare lo si portava da casa ed era di produzione propria.

Nella zona in cui si è ricreata la casa-grotta c’è una tipica cucina materana con a fianco un tavolo dove i numerosissimi abitanti della casa consumavano i loro pasti quotidiani. Nelle altre zone è possibile ritrovare i vecchi utensili che servivano per garantire i più basilari comfort alle case nei Sassi.

Consigliamo a tutti i nostri clienti di visitarla gratuitamente per portare via da questo ristorante oltre ad un’ottima esperienza culinaria, un viaggio nei luoghi che caratterizzano il grande patrimonio dei Sassi di Matera.