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I Sassi di Matera e molto altro

Matera

Nelle grotte dei Sassi si cela la capitale dei contadini, il cuore nascosto della loro antica civiltà. Chiunque veda Matera non può non restarne colpito tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza.
(Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli)

Matera

La storia di Matera inizia circa 10.000 anni fa, il territorio del “Parco nazionale dell’alta murgia” testimonia insediamenti sin dall’era Paleolitica.
L’uomo a quei tempi viveva nelle caverne, ma con l’andar del tempo è uscito da queste e ha iniziato a costruire delle abitazioni più confortevoli, che la lì a poco avrebbero costituito i “Rioni Sassi”. Sotto il Regno di Napoli la città conobbe un importante sviluppo economico e culturale.
Durante la Seconda guerra mondiale Matera fu la prima città del Mezzogiorno ad insorgere contro i nazisti, per questo fu insignita della Medaglia d’Argento al Valor Militare e nominata “Città della pace”. La magia dei Sassi ha ammaliato artisti, scrittori e registi cinematografici, complici nel processo di riscoperta a livello mondiale, dopo l’abbandono negli anni Cinquanta.
Oggi i Sassi sono stati recuperati e sono tornati a vivere. Hotel, botteghe artigiane, ristoranti, auditorium e abitazioni, oltre 2000 persone sono tornate a popolare i Sassi, tra loro anche molti Stranieri. Matera fu la prima città nel Sud a guadagnarsi il sigillo di Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1993, inoltre nell’ottobre 2014 ha ricevuto la prestigiosa investitura di Capitale Europea 2019.
I Sassi di Matera costituiscono la parte più antica della città. Interamente scavati nella roccia calcarenitica, il tufo, i Sassi rappresentano un ecosistema urbano eccezionale, capace di tramandare dal più lontano passato preistorico i modi di abitare delle caverne fino alla modernità.

I Sassi di Matera

I Sassi sono due agglomerati di case l’una sull’altra. I tetti fanno da pavimento ai viottoli sovrastanti con un susseguirsi di scalinate, meandri cavernosi e comignoli di camini che creano un paesaggio di grande effetto.
A sera, poi, incantevole è lo spettacolo delle luci che occhieggiano dalle strade e dalle case, tale da rappresentare un firmamento stellato. Ammaliati dalle bellezze di questa terra senza tempo, artisti, scrittori e registi cinematografici, sono stati complici nel processo di riscoperta a livello mondiale dei Sassi. Da Pier Paolo Pasolini a Mel Gibson, grandi registi internazionali hanno scelto i Sassi come set naturale per i loro film, divenuti un successo internazionale. In pochissimo tempo, e quasi senza ritocchi, gli antichi rioni si sono trasformati nella Gerusalemme degli anni 30.
I Sassi sono un paesaggio culturale senza tempo. Il Sasso Barisano, orientato verso nord-ovest sull’orlo della rupe, è il fulcro della città antica, è il più ricco di portali scolpiti e fregi che ne nascondono il cuore sotterraneo.
Il Sasso Caveoso, orientato verso Sud, ha la conformazione di un antico anfiteatro romano, con le case-grotte che scendono a gradoni. Al centro la Civita, sperone roccioso che separa i due Sassi, sulla cui sommità si trova la Cattedrale, in stile romanico-pugliese all’esterno e barocco all’interno.
Infine, sul versante opposto al Sasso Caveoso, troviamo l’altopiano della Murgia materana con le numerose chiese rupestri sparse lungo i pendii delle gravine.

La prima smart city

Matera in un certo senso è la prima Smart City della storia. I Sassi di Matera, luogo nominato dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, sono scavati interamente nella Calcarenite, una roccia sedimentaria relativamente morbida e facile da tagliare. La calcarenite è chiamata impropriamente tufo, proprio perché richiama le caratteristiche meccaniche del vero tufo, che è una roccia vulcanica.

Matera è composta da un sistema innovativo di grotte, corridoi e cisterne per la raccolta dell’acqua che crea una vera e propria città sotterranea. Ciò rappresenta uno dei più evidenti esempi di sfruttamento sostenibile delle risorse naturali.

Matera è una delle città più antiche del mondo, dove gli insediamenti umani risalgono a circa 8 mila anni fa. Il segreto sta nelle rocce, infatti questa zona zona che ha permesso all’uomo di vivere e prosperare qui dal neolitico ai giorni nostri.

Per Sassi di Matera si intendono le circa 3.000 abitazioni scavate nella roccia, dove nel passato vivevano fino a 18mila persone. Queste abitazioni si dividono in due quartieri che fanno parte della città vecchia. Il Sasso Caveoso è composto da abitazioni scavate interamente nella roccia che si sviluppano verso il basso per favorire l’ingresso dei raggi solari l’inverno e tenere fuori quelli estivi, mantenendo la temperatura costante intorno ai 15 gradi. Il Sasso Barisano è composto anche lui le abitazioni scavate nella roccia ma con il prolungamento verso l’esterno chiamato Lamione, composto dalla roccia estratta dalla grotta.

Quando si cammina per i sassi ci si accorge subito che le abitazioni sono disposte l’una sull’altra e il tetto di una casa può essere una strada una scalinata un giardino un pavimento di un’altra casa. Infatti, l’intero complesso dei Sassi si sviluppa su più livelli come una sorta di condominio dell’antichità.

Non è solo questo a rendere unico questo luogo, come sappiamo le civiltà del passato hanno sempre edificato le città vicino l’acqua, ma non Matera. La zona del materano ha una piovosità relativamente molto bassa e l’approvvigionamento e la conservazione dell’acqua sono state alcuni dei più di grandi problemi da risolvere, e il modo con cui l’hanno fatto a Matera ha dell’incredibile. I materani hanno sviluppato un elaborato condotto sotterraneo composto da un sistema di canali e cisterne che permetteva di conservare sia l’acqua proveniente dal sottosuolo che quella piovana. Queste cisterne sono presente in quasi tutte le abitazioni e sono circa 2.200 e hanno in totale una capacità di 116 mila metri cubi d’acqua.

Sul tetto dell’abitazione sono presenti i pozzi da cui l’acqua viene fatta defluire e attraverso delle canalette arrivava poi nelle vasche di decantazione che la purificavano prima di entrare nella cisterna. La cisterna più grande presente a Matera è il palombaro lungo e alto circa 18 metri largo 50 aver ricoperto da un intonaco impermeabile chiamato coccio pesto, composto da frammenti di tegole o mattoni frantumati mischiati a una malta base di calce.

I Sassi di Matera sono un esempio di costruzione eco sostenibile sia perché realizzati con pietra locale, che ha caratteristiche di traspirabilità isolamento e porosità, sia perché tutto il sistema edilizio era pensato per la raccolta dell’acqua piovana che veniva convogliata e conservata nelle cisterne.

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